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Ogni promessa e' debBBito..baBBa'!!



Ci sono riuscita prima del previsto! :-)

Quello che segue e' un copia incolla della ricetta del baba' che preferisco:
quella realizzata con il lievito madre. Se -cosa molto facile - non dovessi
averne, prepara il solito *lievitino* (10 gr di lievito di birra' un po' di
acqua, farina, un pizzico di zucchero) e usalo al posto del lievito madre.

Due precisazioni. Se riesci a trovarla, usa farina di Manitoba(al 100 per
cento). Altrimenti, accontentati di una di quelle miscele per pizza che
trovi al super. Assolutamente essenziali, poi, le fruste a gancio. Il baba'
richiederebe altrimenti una lavorazione a base di sbattimenti sul tavolo e
schiaffeggiamenti vari assolutamente impossibile da spiegare a parola.

Ultima cosa: sono assolutamente GRADITE le critiche (e relativi
suggerimenti) di tutti gli altri *produttori di baba'* presenti nel ng.

Allora, prima fase. Sera prima: tiro fuori il lievito dal frigo e lo lascio
a temperatura ambiente.
Mattino dopo: peso 50 gr di lievito, lo sciolgo in mezzo bicchiere di latte
tiepido (per i pignoli: 30 gradi circa) e lo metto in una terrina. Aggiungo
2OO gr di farina, un cucchiaio di zucchero, 3 uova, 70 gr di burro, un
pizzico di sale e lavoro con uno sbattitore a fruste per una trentina di
minuti a media velocita'.
Per chi non ha mai fatto il baba': la lavorazione lunga e' assolutamente
essenziale. Lavorandolo, l'impasto cambia aspetto: quando e' pronto diventa
molto, molto, elastico. Una palla staccata dalle pareti. Sollevandolo, si
allunga in un filo che difficilmente si rompe. Ecco: questo e' il punto
giusto. Nel dubbio, comunque, una lavorazione piu' lunga non combina danni.
Una piu' breve, invece si'.
Ho imburrato degli stampini da baba': se non li avete, fa niente. Potete
usarne uno da budino o ciambella (con il buco al centro, cioe'). Del resto,
a Salerno, il baba' vero e' questo: grande, a ciambella, decorato con i
baba' piu' piccoli a forma di fungo.
Ho riempito gli stampini (fino a circa 2/3) di impasto e li ho lasciati
lievitare per tre ore. Se usate lo stampo grande, invece, riempitelo di
meno, al massimo a meta', in modo che durante la cottura l'impasto non
cresca oltre il bordo (la forma a fungo sta bene con i baba' piccoli... con
quelli a ciambella no!).
Trascorso il tempo di lievitazione, ho infornato a 180 gradi per una ventina
di minuti. Parte bassa del forno, come il pane. Il baba' e' cotto quando
assume un bel colore dorato ANCHE nella parte interna dello stampo.
Controllate bene, quindi, prima di sfornare.
Una volta cotto e sfornato, vi troverete in mano una "cosa" non bene
identificata: ha la forma del baba' ma la consistenza e' quella del pane
secco. Bene, ci siete: quello e' il baba'... no che non si mangia cosi',
lasciatemi il tempo di spiegare! Preparate uno sciroppo  con 250 gr di
zucchero e 350 gr di acqua, aromatizzato da bucce di limone, lasciando
bollire per 15 minuti circa (potete farlo anche mentre il baba' e' in
forno). Prendete quella "cosa" ora e tuffatela nello sciroppo tiepido.
Rigirate bene in modo che si imbeva benebene e riponete i baba' in un
piatto, continuando a cospargerli - ogni tanto - con qualche cucchiaiata di
sciroppo.

Bagnate infine, al momento di servire, con del rum o del limoncello.