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*GNAM* Torta pasqualina genovese



Ieri ho comprato tutti gli ingredienti, questa mattina ho rispolverato i
ricettari, li ho confrontati, ma alla fine ho utilizzato quella di mia
suocera!
Anche quelle più datate sono interessanti, ma considerato l'impegno di tempo
necessario ho preferito rifare la solita pasqualina che mi piace un sacco.

TORTA PASQUALINA

4 carciofi (in origine non c'erano, ma da decenni vengono messi pure loro)
1 kg di bietola da coste
500 gr prescinsea
maggiorana
parmigiano
6 uova
olio
aglio
olio
burro
sale e pepe
600 g farina

Prendete la farina e preparate la sfoglia con olio e acqua. Un tempo veniva
preparata così, adesso molti aggiungono l'uovo, io la preferisco senza.
Nel mentre che la pasta si fa il suo bel riposino si prendono le bietole e
si toglie la costa, quindi si affettano sottili sottili.
E' un bel lavoraccio ve l'assicuro!
Comunque una volta terminata la pulitura e l'affettatura si mettono a
rosolare in padella con burro, sale e 1 spicchio d'aglio intero (che si
toglie alla fine).
Si prendono pure i carciofi, si puliscono, si spaccano in 4, si toglie il
fieno e si mettono a sbollentare per qualche minuto, quindi si tagliano a
fettine sottilissime (veli di carciofi :-)
Si prende la prescinsea (io ho usato della ricotta tendente all'acido come
gusto), si schiaccia con la forchetta e si aggiungono le biete ed i
carciofi. Mescolo bene e aggiungo una bella manciatina di maggiorana fresca
(quella secca non sa proprio di niente), sale, pepe e parmigianp.
Per ultimo aggiungo 2 uova che mescolo bene e, se la ricotta è acquosa, una
cucchiaiata di farina.
Credo che pochi di voi riusciranno a trovare la prescinsea, ma per i
fortunati ricordo che il procedimento da adottare per il suo utilizzo è il
seguente: la si mette in un canovaccio e si appende sopra all'acquaio in
modo che sgoccioli l'acqua, quindi ci si aggiunge 1 tazzina da caffè di
latte (un tempo era crema di latte).
Per la ricotta non è necessario, ha consistenza diversa ed è più acquosa per
cui non ci metto il latte.
Comunque una volta mescolato tutto si preparano le sfoglie (un tempo 33).
Preparo una sfoglia ultrasottile, la spennello d'olia e l'adagio sulla
teglia, quindi ne preparo un'altra e sopra a questa ci metto l'impasto.
Scavo 3 o 5 bucghette (dipèende da quanto è grande la teglia) e in ogni buca
ci sguscio 1 uovo. Salo, pepe e ci gratto un po' di parmigiano.....beh io ci
metto anche un'altra fogliolina di maggiorana, ma sono una viziosa :-)
Faccio altre tre sfoglie e copro con queste il composto, ungendole tutte e
appiccicandole al bordo lasciando non appiccicato uno spazietto di un cm.
Con una cannuccia o una bic senza tappino nè inchiostro comincio a soffiare
tra una sfoglia e l'altra di modo che si gonfiano tutte, a questo punto
sigillo, irroro d'olio e metto in forno per 30-40 minuti.
C'è chi la mangia calda, ma la morte sua è la sera o il giorno dopo, fredda.
Vi giuro che è una squisitezza unica al mondo!
Però alcuni di voi si chiederanno: Ma come i genovesi che son così tirchi
buttano via le coste della bietola????
Giammai, vi rispondo io. Le coste vengono affettate alte 2-3 cm e
sbollentate, quindi saltate in padella con un po' di burro, una bella
manciata abbondante di parmigiano e dei pinoli.
Vi sembrerà un mangiare povero, ma le coste sono buonissime ed io me le sono
mangiate tutte da sola a pranzo :-))

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Ciao da Pimpa/Benedetta

L'invenzione dell'arte tipografica è stata una gran brutta trovata! La
natura aveva saggiamente disposto che le sciocchezze degli uomini fossero
passeggere, ed ecco che i libri le rendono immortali.
                           Charles de Montesquieu